giovedì 20 ottobre 2011

La storia di Sargeras

Sargeras, noto comunemente come "il Titano Oscuro", è un personaggio immaginario dell'universo di Warcraft creato da Blizzard Entertainment. È il creatore e signore della Legione Infuocata. Apparteneva in origine alla stirpe dei Titani Vanir, ed era il campione scelto dai membri del Pantheon per il compito di difendere i mondi modellati dai Titani stessi. In seguito venne corrotto dagli stessi demoni che doveva combattere. Sargeras non è stato solo nominato nei videogiochi della serie di Warcraft, tuttavia è un personaggio centrale in molte altre opere della serie stessa, come ad esempio i romanzi della trilogia della Guerra degli Antichi di Richard A. Knaak, L'ultimo Guardiano di Jeff Grubb, L'ascesa dell'Orda di Christie Golden e Il ciclo dell'odio di Keith R. A. DeCandido.


Biografia
Il campione del Pantheon
Sargeras era uno dei Titani più forti, fratello del loro capo Aman'Thul e suo consigliere. Come il resto dei membri della sua stirpe, era un essere totalmente buono, incapace di concepire il male. Quando i Titani iniziarono a rimodellare i mondi ed a creare la vita nell'universo, si accorsero dell'esistenza dei demoni, esseri immondi il cui unico scopo era quello di distruggere la vita nell'universo. Così il Pantheon, un organo costituito dai Titani più potenti, decise di proclamare un campione il cui compito fosse stato quello di distruggere completamente i demoni: Sargeras fu scelto per questo ruolo.


Sargeras prima della caduta


La caduta
Durante la sua infinita guerra contro i demoni, Sargeras divenne sempre più depresso al vedere il caos generato da ogni genere di male: mentre la sua situazione psicologica peggiorava, il Titano si trovò a lottare contrò un altro gruppo di esseri intenti a distruggere le creazioni dei Titani, i Nathrezim. Questa razza di demoni simili a vampiri avevea conquistato diversi mondi, corrompendo i loro regni e i loro abitanti e fomentando l'odio e la discordia. Sargeras sconfisse i Nathrezim facilmente, ma la loro corruzione colpì anche lui.
Col tempo, Sargeras cominciò a domandarsi che senso avesse la sua missione, fino a che non perse la fede non soltanto in essa, ma anche nella visione del Titani di un universo ordinato. Infine giunse alla conclusione che il concetto di ordine in sé fosse folle e che il caos e il male fossero le uniche costanti dell'universo. Nonostante i tentativi degli altri Titani di farlo ritornare in sé, Sargeras abbandonò i loro ranghi per sempre e se ne andò a trovare il suo posto nell'universo. Sebbene il Pantheon fu addolorato dalla sua partenza, i Titani non avrebbero mai potuto prevedere quanto lontano sarebbe andato il loro fratello perduto.

La nascita della Legione Infuocata
Nel momento in cui la pazzia di Sargeras aveva consumato le ultime tracce del suo valoroso spirito, egli cominciò a credere che i Titani stessi fossero responsabili del fallimento della Creazione e che il loro ordine fosse innaturale e causa anche della natura corrotta dei demoni. Decidendo così di disfare le loro opere in tutto l'universo, decise di formare un'armata inarrestabile che lo avrebbe messo a ferro e fuoco, che sarebbe poi diventata la Legione Infuocata.
Sargeras vagò per tutto l'Ade Vorticoso, liberando tutte le razze di demoni che aveva tempo prima cacciato ed imprigionato, guadagnandosi il titolo di "Grande e oscuro dio del Vuoto Senza Nome". I demoni si fecero soggiogare ben volentieri dal Titano Oscuro, ma non ve n'erano di abbastanza astuti per servirlo come tattici, e Sargeras prese a cercare una razza adatta a quel compito.
Sul pianeta Argus, Sargeras trovò l'armata che cercava: gli Eredar, una razza di esseri molto intelligenti con un'affinità naturale per la magia in tutte le sue forme. Sargeras si manifestò ai tre più grandi leader degli Eredar: Archimonde, Kil'jaeden e Velen, promettendo poteri inimmaginabili in cambio della loro lealtà. I primi due accettarono senza esitare, ma Velen percepì il male dentro Sargeras, e raccolti i suoi seguaci fuggì da Argus.
Una volta che le sue armate furono ammassate e pronte a seguire i suoi comandi, Sargeras lanciò il suo attacco all'universo. A tutt'oggi è ancora poco chiaro quanti mondi abbiano distrutto nella loro empia crociata attraverso l'universo.
La prima invasione di Azeroth
Lontano, nel giovane mondo di Azeroth, la regina degli elfi della notte Azshara e i suoi seguaci, gli Eletti, usavano la magia senza moderazione né precauzioni. Avvertendo il grande potere del Pozzo dell'Eternità, e bramando i poteri del Pozzo, Sargeras contattò Azshara ed il suo consigliere, Xavius. Impressionati e soggiogati dal potere di Sargeras (Azshara, in particolare, non voleva altro che sposarlo), essi cominciarono a lavorare per aprire un portale nel Pozzo dell'Eternità, così da permettergli di accedere ad Azeroth. Con l'allargarsi del portale, diversi demoni raggiunsero Azeroth, fra cui Archimonde e Mannoroth. L'attacco iniziò immediatamente con lo sterminio degli abitanti di Zin-Azshari, la capitale degli elfi, che segnò l'inizio della Guerra degli Antichi. Gli elfi della notte, guidati da Malfurion Stormrage, Tyrande Whisperwind e Jarod Shadowsong e aiutati da Cenarius, dagli Antichi e dai draghi opposero strenua resistenza all'invasione, riuscendo infine a far collassare il portale attraverso cui giungevano i demoni. L'implosione devastò il mondo di Azeroth causando una deriva dei continenti (da allora nota come "la Frattura"). Nella trilogia della Guerra degli Antichi scritta da Knaak, l'umano Rhonin, il drago Korialastrasz e l'orco Broxigar vengono portati indietro nel tempo, subito prima dell'inizio del conflitto. Alla fine, sacrificandosi, è proprio Broxigar a respingere Sargeras che cercava disperatamente di attraversare il portale prima che collassi, riuscendo anche a ferirlo ad una gamba.


Sargeras


Aegwynn e Medivh
Circa novemila anni dopo la Guerra degli Antichi Aegwynn, a quel tempo la Guardiana di Tirisfal vegliava su Azeroth, distruggendo tutti i demoni che riusciva a scovare. Sargeras, pur sapendo quanto la donna potesse rappresentare un pericolo, mandò alcuni demoni ad uccidere dei draghi a Northrend. Accorsa ad aiutare i draghi, Aegwynn sconfisse i demoni e poi, perlustrando la zona, trovò il portale da cui essi erano entrati, che si trovava nei Picchi Tempestosi. A quel punto anche Sargeras, tramite un avatar (che controllava essendo infuso con una parte dell'anima del Titano Oscuro), passò dal portale per affrontare la Guardiana. Scatenando tutta la sua magia, Aegwynn riuscì a distruggerlo, ma Sargeras l'aveva ingannata in una maniera per lei inconcepibile: aveva infatti posto dentro di lei il suo spirito, lasciandolo sopito. Aegwynn seppellì il corpo del Titano Oscuro nell'ex tempio di Elune di Suramar, per poi far sprofondare tutto il territorio circostante nelle profondità dell'Grande Mare.
Tempo dopo, Aegwynn decise di dare alla luce un figlio che potesse succederle. Lo spirito di Sargeras passò subito al nascituro, che venne chiamato Medivh. All'età di quattordici anni i poteri di Medivh si manifestarono, gettandolo in coma per vent'anni a seguire. Durante questo periodo, Sargeras prese lentamente il controllo su di lui: al suo risveglio, Medivh era quasi totalmente sotto il dominio del Titano Oscuro. Con la sua nuova pedina, Sargeras riuscì ad aprire un portale per il mondo di Draenor (dove Kil'jaeden aveva già preparato tutto), permettendo all'Orda degli orchi di invadere Azeroth, provocando così la Prima e la Seconda Guerra e cambiando ancora una volta radicalmente la storia di Azeroth. Le persone che avevano conosciuto Medivh si accorsero però del comportamento assurdo del Guardiano. La prima fu proprio Aegwynn, che compreso cosa Sargeras le aveva fatto cercò di risolvere da sé la situazione, ma venne sconfitta e scacciata da Medivh. Infiltratosi a Karazhan assieme all'apprendista di Medivh, Khadgar e alla sua amante nonché emissaria degli orchi Garona Halforcen, Lothar riuscì ad uccidere Medivh mandando all'aria i piani del Titano Oscuro.


Medivh

Dopo la sconfitta di Medivh
Con la morte di Medivh, la parte dello spirito di Sargeras in lui contenuta si disperse. Ad oggi è ignoto cosa ne sia di Sargeras, anche se molti sono convinti sia ancora alla guida della Legione. Secondo l'esploratore nano Brann Bronzebeard, il vero Sargeras non ha mai messo piede su Azeroth, e si trova ancora nell'Ade Vorticoso. Durante un'intervista, Chris Metzen e Micky Neilson hanno affermato che Sargeras si trova "lì fuori da qualche parte" è che "non è possibile distruggerlo".

Fonte: Wikipedia

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